Quando il paziente inizia a fare la dialisi potrà ricominciare a mangiare in maniera più equilibrata, seguendo le indicazioni di un nutrizionista. L'obiettivo dell'alimentazione è innanzitutto quello di restituire al paziente il piacere del cibo, ma anche scongiurare il rischio di malnutrizione. Non esistono più alimenti proibiti, ma delle indicazioni alimentari alle quali attenersi per essere sicuri di non affaticare i reni e per contenere gli accumuli di scarto e di acqua. Il potassio, in particolare, ricopre un ruolo fondamentale nell'alimentazione dei pazienti in dialisi, vediamo, quindi, perché è importante limitarne l'assunzione e come si può fare per non correre rischi.
Il potassio è un minerale presente in molti alimenti che svolge un ruolo importante nel mantenere il battito cardiaco regolare e la funzionalità muscolare. A garantire i giusti livelli di potassio nell'organismo ci pensano i reni, ma quando i reni sono danneggiati è importante limitare l'assunzione di alimenti ricchi di potassio per evitare che la presenza di questa sostanza diventi troppo alta e pericolosa.
Un individuo sano può consumare fino a 4500 milligrammi di potassio al giorno, ma una dieta a basso contenuto di potassio non ne prevede più di 2000 milligrammi al giorno circa. Sarà il medico, in accordo con il nutrizionista, ad indicare la quantità individuale.
Ecco alcune indicazioni per non correre rischi:
Le verdure ricche di potassio possono essere consumate, sempre con moderazione, dopo aver fatto un passaggio in acqua. Il potassio è un sale e quindi si scioglie nell'acqua. Per questa ragione gli esperti consigliano di tagliare le verdure in piccoli pezzi e farle bollire in acqua abbondante per almeno due o tre volte, eliminando il liquido di cottura.
Anche le verdure crude vanno consumate solo dopo averle lasciate in abbondante acqua per qualche ora.
E bene ridurre le quantità dei seguenti alimenti e non abbinarli mai tra loro:
Limitarsi a consumare solo una tazzina di caffè al giorno: va considerata nel conteggio giornaliero dei liquidi e il caffè contiene molto potassio.
Preferire inoltre il caffè preparato al momento rispetto a quello istantaneo, perché contiene meno potassio.
Dal momento che molti degli alimenti ricchi di potassio, e quindi da evitare o limitare, sono ricchi di fibre, il paziente potrebbe aver bisogno di un supplemento di fibre perché non ne assume una quantità adeguata attraverso l'alimentazione. Solo il nutrizionista potrà fornire corrette informazioni in merito e prescrivere un integratore di fibra solubile privo di potassio.