La Narrazione entra in corsia e diventa “uno strumento fondamentale per acquisire, comprendere e integrare i diversi punti di vista di quanti intervengono nella malattia e nel Percorso di Cura”.
E' la Medicina Narrativa, un approccio che parte dalla necessità di umanizzare la pratica medica al fine di rendere più efficace l'intero Percorso di Cura. Narrare il proprio “Demone” può, infatti, lenire la sofferenza e contribuire a migliorare ed ottimizzare il trattamento.
Se pensiamo a questo obiettivo comprendiamo perfettamente quanto la narrazione possa diventare un aiuto concreto per i pazienti, i familiari e anche i medici che vivono la Malattia Renale Cronica. Dalle restrizioni a tavola alla complessità della terapia, fino alle difficoltà vissute in ospedale e a casa e alle ore trascorse in sala dialisi: convivere con una Malattia Renale Cronica non è facile per il paziente che può arrivare anche a rifiutarsi di collaborare. In questo ambito, quindi, la Medicina Narrativa in Nefrologia può essere un valido aiuto: essere stimolati a narrare la propria malattia aprendo anima e mente può offrire interessanti benefici.
Nel 2017 è nata una collaborazione tra il Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche e l’Associazione Nazionale Emodializzati - Dialisi e Trapianto (ANED) che ha aperto la strada alla rubrica di Nefrologia Narrativa, coordinata dal dott. Franco Logias e dal Presidente di ANED Avv. Giuseppe Vanacore, e al concorso Quirino Maggiore, in memoria di un grande maestro della Nefrologia Italiana.
Il concorso è stato aperto a tutti i pazienti nefropatici, pazienti trapiantati, familiari ed a tutto il personale sanitario (Medici e Infermieri) ammessi a sottomettere opere a tema libero di Narrativa, Poesia o Fotografia.
Lo scorso settembre è avvenuta la premiazione e con grande entusiasmo scopriamo che sono stati premiati anche i lavori di pazienti, familiari e medici dei centri NephroCare.
Al di là del riconoscimento e del posto in classifica ottenuto in questo concorso, ciò che più conta è aver offerto, ai pazienti, ai familiari e ai medici che ogni giorno vivono la realtà della Malattia Renale Cronica, l'occasione per poter esprimere i propri sentimenti e il proprio vissuto con parole o immagini e sentirsi al centro del percorso di cura: l'obiettivo più alto della Medicina Narrativa in Nefrologia.
Nella prima foto qui in basso sono ritratti, da sinistra verso destra: la Dott.ssa Annalisa Ciotola (Direttrice dell'ambulatorio NephroCare di Quarto), il sig.Visciano, la figlia Micol Visciano, il Dott. Giuseppe Castiglione, la Dott.ssa Roberta d'Amato (Direttrice dell'ambulatorio NephroCare di via P. Castellino) che ha ritirato il premio a nome di Marco Rossi ed il figlio della signora Anna Maria D'Amico che ha ritirato il premio a nome della madre.
Nelle foto successive, la premiazione di Micol Visciano (ritratta anche con suo padre), il ritiro del premio da parte del figlio della signora D'Amico, e il ritiro del premio da parte della Dott.ssa Roberta d'Amato.